lunedì 6 luglio 2015

Il dolore riflesso (e persone fuori dalla mia vita)




Nel corpo umano si verifica il fenomeno del "dolore riflesso". Me lo ha spiegato un non tanto cortese medico di guardia quest'inverno, con un'espressione che voleva dire "che-palle-mo'-questa-non-si-schioda-più-da-qui".


Il nostro corpo ha un orologio interno che lo fa funzionare perfettamente. Ma succede che un organo o un tessuto malato si vendichi sui "vicini". Il dolore - sintomo del male - si ripercuote su altre parti che sono sane e che però cominciano a sentire dolore. Così un mal di gola o un mal di testa "risuonano" nelle tue orecchie, come se avessi un trapano in azione.
Dolore riflesso.

L'inghippo sta nel diffondersi del dolore in zone che stanno benissimo, ma che è come se venissero influenzate. E diventano malate.
C'è una forte componente psicologica: "mi sembra di avere male dappertutto".

Il corpo, assieme alla mente, gestisce queste situazioni. Un rimedio per il dolore - quello vero - e qualcos'altro per l'ansia, che il più delle volte è causa del fastidioso fenomeno.
Il corpo, biologicamente parlando, è un'entità naturale. Ha un suo equilibrio. Non sottende a ragionamenti o sotterfugi.

Quando invece il principio del "dolore riflesso" si applica agli esseri umani come entità senzienti e "ragionanti" (ma poco ragionevoli), sono cxxxi amari.
In poche parole: una persona cattiva (per ignoranza o per volontà), facendo la persona cattiva, tira fuori il peggio dagli altri. Se gli altri sono "sani", allora siamo in presenza di "dolore riflesso": un ente "malato" (non buono) fa del male a un ente sano (buono).

Ve ne parlo perchè ho deciso che sarà questo d'ora in poi il mio metro di giudizio.
Non giudicherò più una persona da come si veste (qualora l'avessi mai fatto), da come parla, da chi frequenta, da che lavoro fa (qualora l'avessi mai fatto).
Se ci penso, sono dettagli abbastanza inutili, alla lunga.
Guarderò invece al principio del "dolore riflesso": quella persona, con i suoi comportamenti, le sue parole, i suoi stati su facebook, tira fuori il peggio dagli altri? Tira fuori da loro l'acidità, la tristezza, il rancore? Fa loro del male - in senso lato?
Sì. No.

Tutti gli insegnamenti della filosofia (sii una parte del tutto), del buon Gesù (non fare agli altri ciò che...), del normale buon senso (prima o poi "tutto torna"), si basano sul "dolore riflesso". Una parte di persona o una persona intera, malata, cioè che porta il male o non porta il bene, ha degli effetti su chi incontra, su chi lavora con lei, su chi la frequenta.

Io, queste persone qui, non le voglio più nella mia vita.
E comincio da qui, con questo post.
Amen.

2 commenti:

  1. Curiosa "coincidenza" essere capitata proprio qui!
    curiosa "coincidenza" leggere proprio questo post;
    curiosa "coincidenza" leggere quanto si è pensato e detto solo qualche ora prima;
    curiosa "coincidenza" .... :-)
    e la domanda sorge spontanea ... ma esistono davvero le "coincidenze" ?? :-)

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  2. Credo poco alle coincidenze! :)
    Spero che questo post ti abbia, in qualche modo, "aiutato".
    :)

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