Stasera guardavo questo servizio delle Iene: http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/386172/intervista-sara-mahmoud.html
Butto giù qualche pensiero, poi mi dite la vostra.
• Premessa uno: sono molto affascinata dalle cultura diverse dalla mia, e in particolare da quelle mediorientali. Retaggio, forse, dei viaggi che mio papà fa spesso per lavoro in Yemen, Arabia Saudita, e dei racconti che ho sentito da lui su quelle terre.
• Premessa due: non riesco a vedere la religione musulmana come un'eresia, come molti dicono, né come una religione esecrabile a priori. Non ci riesco. Forse perché credo che ogni religione abbia le sue falle e i suoi buoni messaggi.
• Ho appena conosciuto questo film: http://www.youtube.com/watch?v=29oDA1EbKHM Musulmani vs cristiani. Incantevole. E mi ha attirato ancora di più verso altri orizzonti...
Ora:
• di primo pelo, mi verrebbe da dire che non si fa. Non accettare una richiesta di lavoro perché la candidata porta il velo. Da una quindicina d'anni, ormai, anche nei nostri Comuni più piccoli conviviamo con etnie diverse. Problemi di questo tipo denotano solo scarsa integrazione. Non do la colpa a nessuno, ma credo che la difficoltà sussista. Alla faccia della modernità e dell'apertura mentale.
• Vero, Paese che vai, usanze che trovi. Vengono in Italia? Vivano da italiani. Condivisibile sotto alcuni aspetti, ma non per altri. Perché un velo dovrebbe darci fastidio? Come ci lesiona o ci penalizza? Noi italiani, dico. Che danni riceviamo da una ragazza che in aula d'università o al negozio tiene i capelli nascosti? Poi il rispetto è rispetto, in ogni angolo di mondo. E quindi dico anch'io: vivono in Italia, rispettino gli italiani. Ma sempre di integrazione stiamo parlando, da entrambe le parti.
• "Lei porta il velo in Italia, allora noi nei Paesi dell'Islam possiamo girare in canottiera e pantaloncini". Questo paragone non morirà mai. Soprattutto perché non ha senso: si tratta di "senso del pudore", che non viene certo leso da un pezzo di stoffa, ma da cosciotti al vento sì, per piacere, specialmente nei luoghi di culto. Oh, io la vedo così. Se andassi in quei Paesi mi coprirei, per rispetto. Poi ognuno fa ciò che vuole.
• Non facciamo di tutti i musulmani un fascio. C'è il fanatico e c'è il buon cittadino. C'è la mamma che porta i bambini a scuola ma non parla un'acca di italiano e quella che fa corsi di lingua in Comune. C'è musulmano e musulmano. C'è cristiano e cristiano. Ma è sottinteso, no? (no!)
• Nei commenti al video pubblicato su Facebook ho letto di tutto. Le parole più usate: "pubblicità gratuita", "falso moralismo", "razzismo". Perché questa ragazza fa parlare di sè, perché ha risposto imbarazzata alle domande sul sesso, perché si rifiuterebbe di sposare un non musulmano. Annosa questione, quella dei matrimoni tra fedeli di religioni diverse. E io che posso dire? Che, col senno di poi, forse, chi lo sa, neanche io sposerei un musulmano. E quante italiane risponderebbero come me? Ma non credo sia razzismo. Solo incompatibilità di vita? Difficoltà di accettare abitudini molte diverse, come quella del velo? La ragazza dice che una donna sceglie se portare il velo oppure no. Non lo so, approfondirò la cosa. E sul sesso? Limiti atemporali, adatti ad altre epoche, indipendentemente dalla religione. E se c'è chi fa questa scelta (o la scelta opposta) chi siamo noi per criticare? Non ho mai giudicato un credente per quello che fa sotto le lenzuola.
• Chiudo. Quello che, come al solito, non mi piace è la voce da pecoroni che si alza dai social network ogni volta che si parla di qualcosa che non sia quante visualizzazioni ha totalizzato il video del Gangnam style. Incredibile. Abbiamo la delicatezza e una propensione alla moderazione dei commenti che gli animali se la sognano. Apprezzo il tentativo delle Iene di parlare della cosa, ma è come dare un boccone di carne rossa a degli squali: ci si avventano sopra. E al moralismo si aggiunge la critica spietata. Caro, vecchio, sano dialogo: pace all'anima tua.
Ho letto ed effettivamente è un discorso annoso e spinoso...è un argomento difficile che in realtà non mi porta a schierarmi da una parte o dall'altra. Nel senso, è vero che l'integrazione è l'accettazione del diverso e un compromesso degli usi e dei costumi è anche vero però nella nostra civiltà si è tentato di integrare una massa infinita di persone e culture diverse in 20 anni...(basti pensare che nel mio intero corso di studi non ho mai incontrato un compagno di classe straniero!!!) e tutto ad un tratto ci troviamo con colleghi di lavoro con il velo o che non mangiano carne di maiale o che per un mese digiunano o che pregano stendendo un tappeto...credo che non sia facile. Poi come dicevi tu, quanto è giusto che siamo noi ad andare incontro a loro e quanto il contrario? Quanto la loro cultura lascia la libertà di scelta? Qualche tempo fa parlavo con un conoscente con cui ogni tanto vado a bere il caffè che è mussulmano, persona rispettabilissima, intelligente e la cui compagnia è piacevole. Siamo entrati nel discorso delle religioni, quasi tra il serio e il faceto ho domandato se sua figlia si dovesse sposare con un italiano...la sua reazione in effetti mi ha un po' stupito...nel senso che si è irrigidito e mi ha detto che mai e poi mai sua figlia avrebbe sposato un non mussulmano...per cui è difficile capire fino in fondo le persone di religione diverse...detto tra noi molto spesso non capisco nemmeno quelle della mia di religione... :)
RispondiEliminaMarco
Ecco, quando andavo a scuola io, si vedevano i primi stranieri, e la differenza si sentiva molto, erano i primi, e la cosa si notava. Adesso si sono integrati di più, ma la strada è lunga.
RispondiEliminaPoi sul fatto di sposare un musulmano... mia mamma mi ha proibito tassativamente di farlo! :D I pregiudizi esistono da entrambe le parti, purtroppo...
Però credo che difficilmente tua mamma arriverebbe a dilapidarti se sposassi un mussulmano...almeno credo :)
RispondiEliminaPS bellissima la foto del profilo del blog...la mia preferita :)
Mia mamma no, ma ci sono padri che lo fanno. E poi sai, lì non è più questione di religione, ma di esseri umani che applicano la religione come credono meglio. Ripeto, secondo me i pregiudizi ci sono da entrambe le parti, purtroppo :)
RispondiEliminaP.S. Grazie! :)