martedì 31 luglio 2012

Ciabatte in cambio di credibilità

Vale la pena offrire stock di ciabatte in cambio di una recensione positiva su Tripadvisor?
Decisamente no.
(Qui l'articolo dal Corriere della Sera di oggi: http://www.corriere.it/cronache/12_luglio_31/se-alberghi-liguria-contestano-voti-della-rete-alessandra-mangiarotti_1ef6fc56-dacf-11e1-8089-ce29fc6fe838.shtml).
Non stupisce, ma fa incaponire.
Il web, ultima frontiera della trasparenza, dove l'utente/consumatore ha la possibilità di conoscere prodotti e servizi in vendita, di leggere o ascoltare altri giudizi e di limitare, così, le fregature, viene invece continuamente intaccato da logiche di scarsa onestà.
Capita grazie a fantomatiche aziende di promozione che allettano gli albergatori promettendo una più alta posizione in classifica tra le recensioni del siti turistici più consultati.
Falle nel turismo 2.0. E l'unica cosa da fare resta spulciare quanti più commenti e siti ci è possibile, farci un'opinione e partire. Il resto (anche la bettola) verrà da sè.










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