lunedì 30 luglio 2012

Sugli hamburger e sulle proteste

Friends dont' let friends eat at McDonald's.
(da un'immagine del blog Inside the mind of a vegan)


Di recente, grazie ai video di ragazze youtubers, mi sono avvicinata al mondo "eco bio". Il che per me si traduce essenzialmente nell'abitudine - prima inesistente - di controllare gli ingredienti di fondotinta, creme e ombretti, e di struccarmi solo con olio d'oliva, miele e panno in microfibra (scovato vicino allo scaffale dello Swiffer, sopra le spugne da cucina).
Poi stacco le spine delle lampade anche quando sono spente, e una volta ho provato a produrre un detersivo per piatti casalingo con acqua, aceto, sale e limone, riempiendo il lavello di effluvi nauseabondi (colpa dell'aceto messo a bollire in pentola, non mia - e comunque il detersivo è venuto bene). Sono anche entrata in un supermercato NaturaSì, scappando via dopo aver scoperto che davvero i prodotti biologici costano il doppio di quelli non biologici, e che le commesse mi spaventano con la loro biblica conoscenza di biscotti integrali e dentifrici alla salvia ("No, grazie, do solo un'occhiata!").
Non sono né un'ecologista, né un'animalista. Mangiando una bistecca, non penso mai al "fu" vitellino, e del pesce mi infastidiscono quegli occhi neri e senza palpebra che il cuoco non elimina.
Così, quando ho saputo della protesta organizzata davanti al nuovo McDonald's di Bassano dal movimento Vai (Vegani antispecisti informali), mi si è alzato il sopracciglio.


Ma non è stato un gesto inconsulto. Ci ho riflettuto, immaginando per un momento di prendere in mano gli striscioni che sabato pomeriggio ragazzi e ragazze hanno tenuto alti sotto la M gialla e stilizzata, riconoscibile in ogni dove.
Gli Animali non sono una risorsa umana ma esistono per se stessi, e una vita non ha più valore di un’altra indipendentemente dalla specie (animalvox.wordpress.com).
Ok, non disapprovo.
Poi c'è un appunto sul perché l'allevamento di animali a scopi nutritivi (umani) non è moralmente etico:
Non manifestiamo perché gli allevamenti industriali si trasformino in allevamenti biologici, considerati ipocriticamente “etici”; perché il dominio e la costrizione, in quanto tali, non sono giustificabili in nessuna forma. L’allevamento biologico al pari dell’allevamento intensivo considera gli Animali come merce e non come esseri senzienti, e non fa altro che mantenere l’attuale rapporto gerarchicamente privilegiato dell’uomo che utilizza gli Animali come schiavi per ogni suo scopo e bisogno: cibo, vestiario, ricerca scientifica, divertimento.
Nessuna ipocrisia.
Il sopracciglio mi si è alzato qui:
McDonald's rappresenta il luogo fisico dove si consumano pezzi di Animali ammazzati.
Per logica dovremmo - da vegani - protestare di fronte a ogni ristorante, pizzeria, bar, carretto ambulante, macelleria. *
Non fermarti a questo punto, mi sono detta. Forse il "Mec" è il simbolo di qualcosa di diverso.
E infatti:
McDonald’s è uno dei maggiori simboli di un mondo sbagliato e distorto, per il quale lo sfruttamento del pianeta e di tutti i suoi abitanti non vale nulla se non in relazione al profitto.
E ancora:
È soprattutto un simbolo capitalista che veicola una visione antropocentrica del mondo in cui la vita, la libertà e la dignità degli Animali sono a totale disposizione della specie umana che, considerandosi moralmente superiore, si arroga il potere e il diritto di utilizzarli sfruttandoli e uccidendoli a proprio piacimento.
Ma i ristoranti, le pizzerie, i carretti ambulanti?
Perché proprio McDonald's?
No, vai avanti.
Inoltre per gli Animali non c’è alcuna differenza se sono schiavizzati per divenire merce per una multinazionale o per qualsiasi altro ristorante.
E allora: perché proprio McDonald's?
Io, da questa domanda, non mi schiodo.
Ma non voglio cadere in conclusioni superficiali (1. McDonald's è un grande marchio = protesta davanti a un grande marchio = grande pubblicità. 2. "Quando gli italiani protestano, protestano per il nulla". Forse me lo aveva detto mio nonno. E poi il movimento vegano è condiviso nel mondo. 3. A protestare finisci sui giornali, e allora è la fama).
Io e il mio senso critico, ancora in fase di svezzamento, avremo bisogno di altre risposte.
Mi fate ragionare?

* Corro ad avvisare Emilio, mio macellaio di fiducia. Non vorrei che questo post gli causasse dei disagi.

2 commenti:

  1. Io personalmente ( e so che qui scatenerò potenzialmente un putiferio) ritengo i vegani dei perbenisti e degli ipocriti. Perché è vero, loro non "uccidono direttamente" degli animali per mangiarseli. Ma tutta quell'agricoltura di cui loro si nutrono per sopravvivere, da dove arriva? Da posti che prima erano foreste e pascoli vergini per animali selvatici, naturalmente fonte di nutrimento per le innumerevoli specie di cacciatori naturali (vedi canidi e felidi selvatici, tanto per fare un esempio). Molti animali sono morti o moriranno per colpa dell'agricoltura, dei pesticidi e degli insetticidi. Inoltre queste persone hanno la vita facile, qui, dove non manca mai il supermercato di turno con la vastità di prodotti a cui siamo assuefatti. Ma in NATURA? In natura, quella vera, dove l'uomo è un onnivoro, dove mangi quello che ti capita, dove non hai integratori di vitamine e carnitina(ricavata quest'ultima, per altro, comunque da delle bistecche, nota dell'amico che fa il chimico), non scommetterei un soldo bucato sulla sopravvivenza di questi "nobili" vegani.

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  2. Capisco le tue osservazioni, per controbattere o darti ragione dovrei documentarmi un po' di più. Comunque la mia perplessità nasceva dall'accanimento contro McDonald's, che a questo punto sono convinta riguardi il fattore popolarità.
    Poi non riesco ancora a comprendere le ragioni per cui una persona diventi vegetariana o vegana, ma ripeto, dovrei informarmi sull'argomento.
    Grazie del commento!

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