mercoledì 26 settembre 2012

Ptb/Vale: Arrivederci piccole donne



Il sogno di Nieves era sposarsi e avere tanti bambini e una bella casa, il sogno di Ada era viaggiare e possedere migliaia di libri, il sogno di Lola essere ricca e adorata dagli uomini e il sogno di Luz alleviare le sofferenze.
Preghiere diverse, tutte esaudite, anche se soltanto a metà.

Vi presento le "piccole donne" del nostro secolo.
1. Perché hai scelto questo libro per il tuo Ptb? Te lo ha consigliato qualcuno o l'hai trovato tu?
2. Libro magro, in forma o grassoccio? In quanti giorni lo hai letto?
3. Dove ti sei trovato a leggerlo più spesso?
4. Racconta la storia in tre righe.
5. Il tuo personaggio preferito o quello che hai sentito più simile a te.
6. Il personaggio che avresti fatto uscir di scena volentieri.
7. Una citazione che hai dovuto assolutamente sottolineare.
8. Associa al libro un tuo stato d'animo.
9. Il libro si è rivelato come te lo immaginavi prima di leggerlo? Insomma: è scattato il colpo di fulmine?
10. In piena sincerità: lo consigli o lo butti? Se lo consigli, a un lettore o a una lettrice in particolare?

1. 
Mi ha incuriosito Sara in questo video: http://www.youtube.com/watch?v=21212OQVX3k&feature=plcp (dal min 3:25)
Mi ha attirato la copertina.
La ripresa di Piccole donne mi ha alla fine conquistato.

2.
Magro: 238 pagine. Iniziato venerdì 21, finito mercoledì 26 settembre.

3.
A letto, pagina in giù.

4.
2002. Ventinove anni dopo, le cugine Martinez tornano in Cile, al "Pueblo", la segheria di famiglia, per il funerale di una vecchia domestica. Ventinove anni dopo cosa? Il golpe di Pinochet? L'arresto del cugino Oliveiro? La fine dell'infanzia? Nieves, Ada, Luz e Lola, omaggiando le "piccole donne" della Alcott, sono cresciute, donne di mezz'età, hanno viaggiato per il mondo, per motivi diversi. Ma ci sono vecchi amori, amori rubati, fraintendimenti, che non si risolvono. Hanno lasciato il Pueblo troppo presto. Riusciranno a tornare bambine? A perdonarsi come solo le sorelle sanno fare?

5.
Nel romando della Alcott avevo amato l'intrepida e maschile Jo; la scrittrice piena di passione; qui, nei panni di Ada, non mi è andata giù. Scrittrice lo stesso, intellettuale tormentata (bugiarda si scopre alla fine) e abbastanza altezzosa, rivela un'invidia poco ottocentesca per Lola (Amy). E non mi piace l'invidia. 

6.
Ho tanto disprezzato Amy e la sua superficialità in Piccole donne quanto mi sono immedesimata in Lola qui. Lei, la cugina bella, riccioli biondi, dunque stupida in apparenza, anche se donna di successo. Non assomiglio a Lola, ma mi sono schierata dalla sua parte, contro i giudizi delle cugine.
"Una donna fortunata! Già, come se non fossi stata io a costruirmi la mia vita. Vi ho investito tutta me stessa, centimetro a centimetro, minuto a minuto, grammo a grammo. Come osi parlare di fortuna?"

7.
Per i rapporti sessuali ci vuole un diploma, per l'erotismo una laurea, per l'amore un dottorato.

8.
Nostalgia.
Viene usato molto il flashback, la tecnica del ricordo, e la nostalgia per l'infanzia al Pueblo è palpabile; in più anche io sono cresciuta in un'entourage di cugini molto numeroso, e il libro ha portato a galla tanti momenti.

9.

Il colpo di fulmine era scattato già con il video di Sara. Poi il libro si è rivelato diverso. Le "piccole donne" della Serrano sono lontane dalle eroine dell'800, e a tutti gli effetti donne moderne, con contrasti, paure ed emozioni molto forti. Mi immaginavo che si svolgesse solo in Cile, e invece c'è l'Europa, c'è New York.

Ognuna di noi può accostarsi a una delle quattro cugine e riconoscersi nei suoi pensieri.
Comunque lo consiglierei, e anche se è un libriccino consiglierei di leggerlo con calma. Non solo per le parentesi (spesso lunghe) e le ampie riflessioni interiori delle ragazze, ma anche per la scrittura, veramente ricca e allo stesso tempo essenziale. Scrive bene, Marcela Serrano, non usa parole in più, eppure dice tutto. Per la prima volta ho amato le descrizioni di luoghi.

10.

In una recensione di Cinquanta sfumature una ragazza lo giudica un cattivo libro perché pensato esclusivamente per le donne (un bel libro dev'essere pensato per tutti, dice, donne o uomini); anche Piccole donne mi è sempre sembrato un romanzo "femminile" (non alla stregua di Cinquanta sfumature, chiaramente).
Questo libro della Serrano lo consiglierei prima di tutto alle lettrici che hanno amato Piccole donne o a quelle che non lo hanno letto, perché verrà loro voglia di farlo; forse i lettori maschi non lo prenderanno neanche in considerazione, ma lo consiglio anche a loro. Mai ho trovato i pensieri femminili spiegati con tanta chiarezza e imparzialità, quasi. Le donne sono tutt'altro che perfette. Incasinate, semmai. Sembra dire così. E il finale è uno spasso.

Info libro Hasta siempre mujercitas
2004
Universale Economica Feltrinelli

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