Uno scrittore italiano di nome, un libro drammaticamente conosciuto per finire sempre nella lista dei libri per le vacanze.
Ma Andrea l'ha trovato tutt'altro che noioso...
1. Perché hai scelto questo libro per il tuo Ptb? Te lo ha consigliato qualcuno o l'hai trovato tu?
2. Libro magro, in forma o grassoccio? In quanti giorni lo hai letto?
3. Dove ti sei trovato a leggerlo più spesso?
4. Racconta la storia in tre righe.
5. Il tuo personaggio preferito o quello che hai sentito più simile a te.
6. Il personaggio che avresti fatto uscir di scena volentieri.
7. Una citazione che hai dovuto assolutamente sottolineare.
8. Associa al libro un tuo stato d'animo.
9. Il libro si è rivelato come te lo immaginavi prima di leggerlo? Insomma: è scattato il colpo di fulmine?
10. In piena sincerità: lo consigli o lo butti? Se lo consigli, a un lettore o a una lettrice in particolare?
1.
Il lbro in questione mi era stato dato da leggere (con la forza) durante le vacanze estive, ovvero prima dell'inizio della quinta, ma non lo cominciai mai, lo presi solo in prestito.
Non so perché ma, poco tempo fa, ho deciso di leggerlo... forse per espiare un po' di colpe.
2.
Libro tra il magro e quello in forma, diciamo in linea, 164 pagine.
Letto in poco più di sei giorni... leggevo solo quando avevo tempo.
3.
Tra il letto e il comodino, con la schiena a contatto col muro.
4.
Il libro narra del colloquio tra Marco Polo e Kublai Khan. Polo descrive al potente Kan una serie di città, che afferma di aver visitato e vissuto, però, nessuna delle città che menziona è reale, difatti parla di città fantastiche create grazie alla sua fantasia.
Tutti i racconti di Polo sembrano pura fantasia, anche se c'è un filo logico che le collega tutte.
5.
Non che ci sia stata tutta questa grande scelta, visto che i personaggi sono solo due, ma comunque il mio personaggio preferito è Marco Polo, un grande viaggiatore veneto con una fervida immaginazione.
Nota personale: secondo me era anche simpatico!
6.
Non potrei far uscire di scena un personaggio, altrimenti il libro non avrebbe senso...più che altro io eliminerei una città, Berenice. Oltre a essere una città corrotta e malata prende il nome della mia opera preferita del grande E.A.Poe, rovinandone il suo bel nome.
7.
Questa è stata la parte del libro che mi ha quasi fatto piangere.
Forse vista così, senza aver letto le pagine precedenti, non provocherà sensazioni di alcun genere, ma io vi assicuro che appena arrivato alla fine della seguente citazione, la mia mente si è aperta letteralmente, lasciando sgorgare fiumi di felicità.
AVVISO IMPORTANTE: Se pensate di leggere il libro, vi consiglio di passare subito alla risposta successiva, in modo da non guastare lo stupore che ne verrà leggendolo da soli
"Era l'alba quando disse: - Sire ormai ti ho parlato di tutte le città che conosco.
- Ne resta una di cui non parli mai.
Marco Polo chinò il capo.
- Venezia. - disse il Khan.
Marco sorrise. - E di che altro credevi che ti parlassi?
L'imperatore non battè ciglio. - Eppure non ti ho mai sentito fare il suo nome.
E Polo: - Ogni volta che descrivo una città dico qualcosa di Venezia. "
8.
Stupore totale, come quello del protagonista della canzone dei Los Massadores, "Viso d'Angelo"
9.
Prima di leggerlo pensavo fosse una palla enorme, tempo perso ad annoiarsi, ma leggendolo ho cambiato idea, arrivando persino a dispiacermi della sua snellezza.
10.
Lo consiglio vivamente.
L'ho già consigliato a una mia amica che fa/faceva la restauratrice a Venezia.
Info libro
1972
Oscar Mondadori
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