Ho letto che esistono pochi libri "belli" da cui abbiano tratto film altrettanto "belli".
Credo che Colazione da Tiffany sia uno di questi.
Già affascinata dalla pellicola che uscì nel 1961 (e che ovviamente consiglio), adesso che ho finito il libro, posso dirlo: avrei voluto un'amica come Holly Golithly.
Leggere la sua storia mi ha fatto sorridere e riflettere.
Così simili e così diverse, credo che saremmo andate d'accordo.
Avrei odiato il suo gatto, amato i suoi rossetti. Avrei visto New York attraverso i suoi occhiali scuri e passeggiato con lei tra le vetrine di Tiffany in piena estasi.
Bella, Holly.
È stato un piacere.
1. Perché hai scelto questo
libro per il tuo Ptb? Te lo ha consigliato qualcuno o l'hai trovato tu?
2. Libro magro, in forma o
grassoccio? In quanti giorni lo hai letto?
3. Dove ti sei trovato a leggerlo più spesso?
4. Racconta la storia in tre
righe.
5. Il tuo personaggio
preferito o quello che hai sentito più simile a te.
6. Il personaggio che avresti fatto uscir di scena volentieri.
7. Una citazione che hai dovuto assolutamente sottolineare.
8. Associa al libro un tuo
stato d'animo.
9. Il libro si è rivelato come
te lo immaginavi prima di leggerlo? Insomma: è scattato il colpo di fulmine?
10. In
piena sincerità: lo consigli o lo butti? Se lo consigli, a un lettore o a una
lettrice in particolare?
Se siete di passaggio a New York, Upper East Side, chiedete di Holiday "Holly" Golithly. "Moralmente riprovevole", sarà il giudizio di qualcuno, "animatrice di riunioni notturne che mettono in pericolo la sicurezza e l'equilibrio nervoso dei suoi vicini", vi dirà qualcun altro. Ma ascoltate me: c'è un bar, all'angolo di Lexington Avenue. Il proprietario Joe Bell e uno dei suoi clienti abituali, un certo scrittore, vi racconteranno una storia diversa di quella ragazza di 19 anni che vive delle mance dei ricchi signorotti che accompagna alle feste.
Ex attrice di Hollywood, amica di tutti e di nessuno, nei momenti tristi si rifugia nelle sale della gioielleria Tiffany, e sogna di sposare un uomo facoltoso e sistemarsi per la vita.
Se trovate, in quello stesso quartiere, una grande casa grigia, suonate al campanello con la targhetta Signorina Holiday Golightly, in transito. "Dopo tutto come faccio a sapere dove a sapere dove sarò domani?". Se andate prima delle cinque del pomeriggio, potreste svegliarla, meglio dopo. Di sera probabilmente, molto probabilmente, starà dando una qualche festa nel suo appartamento senza mobili, bizzarro e chiassoso. Non siete stati invitati? Non importa. Imbucarsi a un party di Holly è quanto di più facile al mondo. Anzi gli invitati ufficiali, di solito, non sono che due o tre, e neanche Holly se li ricorda.
Attenti, però, a non calpestare un gatto che prima di infilarsi tra i vostri piedi era appollaiato dentro il lavandino della cucina o sopra la mensola di una libreria.
E il giovedì, bè il giovedì Holly non la trovate proprio. Il giovedì prende un taxi e scappa al carcere di Sing Sing, dove un "caro vecchietto", Sally Tomato, sta scontando una certa condanna, e fa due chiacchiere con Holly per un'ora, per trasmetterle certi "bollettini meteorologici"... può succedere che questo le causi qualche problema... forse, se siete nei paraggi, capiterà che dobbiate darle una mano...
1.
Scelto da me, spinta dalla mia adorazione per il famoso film con Audrey Hepburn e dal desiderio di capire quali reali differenze esistessero con il libro.
2.
Magro: 199 pagine. Da infilare dentro un bel tubino nero aderente.
Colazione da Tiffany, romanzo, occupa le prime 128 pagine; poi tre racconti sempre di Truman Capote (Una chitarra di diamanti, La casa di fiori, Un ricordo di Natale), che raccontano altre storie.
3.
Sempre a letto, tranne per le ultime pagine, che ho potuto sfogliare su una panchina fuori nel portico, sotto un sole quasi estivo.
4.
Un martedì, nel tardo pomeriggio, Joe Bell, proprietario di un bar a New York, chiama un cliente e amico che non vede da tanto tempo. "Puoi fare una scappata qui? Sì, è importante". All'altro capo del filo c'è uno scrittore, di cui non conosciamo il nome, che prima frequentava quel bar e ora vive altrove. Joe ha notizie di Holly. Povera, eccentrica ragazza, coinquilina dello scrittore in una grande casa grigia, poi partita alla ricerca del suo posto nel mondo. Da qui parte un flashback con il quale, attraverso la voce dello scrittore, conosciamo questo incredibile personaggio un po' matto e senza regole, un po' prostituta e un po' Cenerentola, difficile da scordare...
5.
Credo lo scrittore. Non tanto per la professione in sè, quanto per i continui tentativi di riportare Holly a una vita meno sregolata, di dimostrarle affetto, di convincerla a non cacciarsi nei guai. Se fosse stata mia amica, avrei fatto esattamente lo stesso.
6.
Madame Spanella, una specie di portinaia e guardiana nella casa grigia dove abitano Holly e lo scrittore e che denuncia Holly alla polizia per le feste e gli schiamazzi ("Guardate che razza di prostituta è!") mettendola nei pasticci.
7.
"Una ragazza come si deve non legge le lettere di questo tipo senza rossetto."
"Ma non si può dare il proprio cuore a una creatura selvatica; più le si vuol bene più forte diventa. Finché diventa abbastanza forte da scappare nei boschi. O da volare su un albero. Poi su un albero più alto. Poi in cielo. E sarà questa la vostra fine, Signor Bell, se vi concederete il lusso di amare una creatura selvatica. Finirete per guardare il cielo."
8.
Tenerezza. Holly è una ragazza estrosa ed estroversa, che non prende mai niente sul serio, che vive un'eterna favola e si atteggia civettuola per non mostrare le sue fragilità e la sua solitudine. Me la sono sempre immaginata con questo grande sorriso, nascosto solo da un paio di occhiali di scuri. Ma si sente che dietro questa frivolezza c'è altro, e quello che si può fare è solo provare tenerezza per questo uccellino vagabondo che non dà nemmeno il nome al gatto e fa compagnia ai carcerati.
9.
Per niente. Leggevo che questo libro ha suscitato molto scalpore in America, ed è stato addirittura accusato di immoralità. Capote ha giudicato il film troppo blando, e l'attrice doveva essere una più prorompente Marylin Monroe. Per questo mi aspettavo qualcosa di molto più scabroso. In realtà rispetto al film c'è solo qualche allusione in più alla presunta bisessualità di Holly, ai suoi incontri non troppo galanti con certi uomini ("vermi" o "super vermi" come li chiama). Il finale è decisamente diverso da quello del film, ma per il resto i dialoghi sono praticamente gli stessi e l'atmosfera, anche se velatamente malinconica (vedi risposta 8), è sempre vivace e zuccherina.
10.
Lo consiglierei molto. Il racconto che fa lo scrittore di Holly è molto dolce, quasi una lunga lettera, di quelle che trovi in fondo a vecchia valigia. Quindi lo consiglio non solo perché ho amato il film, ma perché Capote è molto bravo a costruire i personaggi. La storia, di per sè, non è articolata, sta tutto nella figura di Holly e nel mondo che le ruota attorno. Anche i tre racconti che seguono non hanno trame particolari, ma i personaggi sono descritti mirabilmente. Personaggi che, come Holly, sanno restarti nel cuore.
Info libro
Breakfast at Tiffany's
1958
Garzanti Romanzi moderni
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