venerdì 2 novembre 2012

Dio: ti piace questo elemento?




Stamattina, leggendo La 27ora, blog del Corriere, ho trovato un "intruso": nell'elenco degli ultimi post pubblicati ce n'era uno firmato da "suor Nella Letizia".
Di solito popolano questo spazio giornalisti, mamme, single, "opinionisti". In quel post lei, clarissa da vent'anni, con l'hobby del computer e alle spalle un master in Gestione aziendale.
Titola: "Io, in clausura da vent'anni. Irragionevolmente felice" (per i curiosi, vi lascio il link: http://27esimaora.corriere.it/articolo/io-in-clausura-da-ventanni-irragionevolmente-felice/)
Leggo che una giornalista del Corriere l'ha incontrata durante una manifestazione a Rimini dedicata a santa Chiara d'Assisi. Era il Festival francescano e l'ottavo centenario della sua consacrazione.
Sotto i commenti dei lettori:
"Ritengo sia troppo comodo farsi monaca di clausura, con internet per giunta".
"... una scelta dettata dalla 'paura per la vita'...".
"Chiunque, se mantenuto a gratis, farebbe la stessa scelta".
"Ma la Chiesa non paga le tasse!".

Lo dico qui: sono cattolica e sono credente.
Ma penso che la cosa c'entri poco.
Sono credente e come tutti i credenti (cattolici, ma induisti, buddisti, mussulmani, no?) mi trovo spesso a difendere la mia fede, perché "Dio non esiste", "se Dio esiste, l'uomo non dovrebbe soffrire", "bello Dio, ma preti e suore... 'na disperazione!".
Nomino gli induisti, i buddisti, i mussulmani perché trovo molte volte la tendenza a giudicare i cattolici e le loro attività con un accanimento che viene a mancare quando si parla, per esempio, dei monaci tibetani ("No ma la loro è una cultura, qualcosa di più profondo, e poi vivono veramente in povertà. Grande stima per i monaci buddisti!").

Perché questo giro di parole?
Perché leggendo il post, ho avuto la sensazione dell'agnello dato in pasto ai leoni. Attenzione: una suora è, per definizione, un essere umano casto, puro, indifeso, generoso, amorevole? No. Odio i "per definizione". Ma una testimonianza come quella che dà lei, in un blog come quello che leggiamo noi, è davvero fuori posto.
Quali commenti ci si poteva aspettare?
Concordia e felicitazioni?
Sostegno e congratulazioni?
Quando la crisi macina famiglie fino all'osso ogni mese?
Quando la dichiarazione dei redditi è il momento dell'anno più odiato, dopo le cene con i parenti?
Quando l'ultima cosa a cui viene da pensare è Dio, con le sue richieste, la sua inconsistenza, la sua materiale assenza?
Chi ha più voglia, tempo e coraggio di credere in Dio?
Che ne importa a noi se una donna ha scelto di fare una vita comoda, per di più con internet, casa e "stipendio" assicurati!
E certo che "cristelle" dice che "la scelta della clausura rappresenta l’esatto contrario di quanto predicato nel Vangelo, ossia 'andate e predicate la parola di Dio' oppure 'andate e fate del bene al prossimo'; certo che "dicio87" sottolinea che "si può essere felici anche facendo l'operaio in una catena di montaggio"; e il voto della castità, vogliamo parlarne? "La castità è assolutamente contro natura", bravo Fenix19!
Veramente pretendiamo di attivare una discussione meritevole su un blog di questo tipo?
Quindi: a che pro un'intervista del genere?
Il solito boccone succulento che un giornalista (una giornalista in questo caso) serve sul piatto di lettori arrabbiati, accaldati, computerizzati.
E al diavolo il confronto.

Cosa ne penso?
Sinceramente, non lo so.
Amo tutte le culture, mi affascina l'immagine che ogni popolo ha di Dio, il senso del mondo, della vita. Perché siamo qui. Qual è il nostro compito. Dove sta la felicità.
"Dio", per me, è questo.
Niente vecchi con la barba bianca a bordo di nuvole.
E nella wish list dei libri da leggere ho niente meno che il Corano: cattolica degenere che non sono altro.
Giusto per rispondere a chi ritiene che il credente sia anche onnisciente, senza dubbi, crepe, paure o aperture ad altri credo (cos'è, un extraterrestre?).

Commentare o non commentare? Scelgo di non commentare al post di suor Nella Letizia. Resto fuori dal loop, lascio quei lettori ad arrovellarsi sull'8x1000 e sulla vita sessuale dei preti. Dispiaciuta. Se non altro perché la Chiesa farà pure acqua da tutte le parti e avrà mille pieghe sopra al mantello di "guida dell'umanità"... ma ci sono uomini e donne che da qualche parte il loro contributo lo stanno dando. Preti, suore, seminaristi, perpetue che su questa grande macchina millenaria, bimillenaria, hanno deciso di salire per convinzione profonda. Non sono quelli con gli anelli d'oro al dito, ma li vedo mentre vanno a trovare la vecchina malata dell'ospizio, la domenica mattina quando servono caffè al bar o raccontano storie che poi durante la settimana mi ritornano in mente, e mi offrono, perché no, altri punti di vista. Io, oggi, faccio parte di una comunità, e questo mi ha dato di più di qualsiasi sermone, discussione o tavola rotonda tra esperti.

La religione è una scelta. Di più, è un colpo di fulmine.
Ti innamori di Dio o lo snobbi per tutta la vita.
Non ci sono vie di mezzo, né condotte esecrabili.
Io credo, tu no. Uno a uno, palla al centro.
Amici come prima.
Ci beviamo una birra stasera?

E a suor Nella Letizia direi: sono felice, per te che hai trovato una ragione.
Io spero di trovare la mia.


Decisi di pregare.
Di pregare, diciamo, Dio.
Ed era un concetto talmente lontano da me che, lo giuro, per poco non cominciai dicendo: - Sono una grande fan del tuo lavoro.
Invece dissi:
- Salve, Dio.
Piacere di incontrarti finalmente.
Mi dispiace di non aver mai parlato con te, direttamente, prima...
(Eat, pray, love, 2010)

2 commenti:

  1. Francamente, Vale, quando sento qualcuno che afferma che"la chiesa non paga le tasse", io lo ignoro, perché lo ritengo un ignorante, oltre che uno che non sa usare il cervello: perché è un'affermazione falsa!Solo pochi edifici del Vaticano, STATO ESTERO per chi lo ignorasse, non pagano le tasse! Lo sai che lo Stato italiano fa pagare le tasse (e le bollette), non solo alle chiese (peraltro spesso parte del nostro patrimonio artistico e culturale), ma anche alle mense per i poveri e simili? Alla faccia di quelli che non pagano le tasse! Perché non c'è lo stesso accanimento generale contro gli evasori totali, che in Italia sono il 30% della popolazione? Perché è facile prendersela con un'istituzione in evidenza come la Chiesa, bella identificabile, e che a molti pare distaccata dalla vita di tutti i giorni. E poi queste stesse persone, così fastidiosamente ignoranti da dare l'ulcera, affermano in base alle loro false accuse alla chiesa come istituzione, di non credere in Dio..ma cosa c'entra Dio?!? Cos'è, per credere in lui, vorresti vederlo venire a fare la dichiarazione dei redditi in diretta mondiale? Vabbè..sai che gran reddito deve avere uno che ti dice "Se vuoi essere perfetto, va, vendi tutto ciò che possiedi e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli. E poi vieni, seguimi!"(Marco 10,21)

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  2. Condivido la separazione che esiste tra "Dio" e la Chiesa (d'altronde quest'ultima è un'istituzione creata da uomini e da donne). Quando lo dico, alcune persone rispondono: "sono credente, ma non praticante", "credo in Dio, non nella Chiesa", anche se la Chiesa è l'unica guida che abbiamo, in fin dei conti. Ci ho messo un po' a "perdonare" gli "errori", anche storici commessi alla Chiesa "in nome di Dio". Ma chiedere di avere una Chiesa senza colpe è come chiedere che tutti i medici siano onesti, che lo siano tutti i politici o tutti gli insegnanti. La Chiesa ha una missione? Vero, ma non sono niente di più che esseri umani. Ce ne sono di probi e di meno probi. Credo che la cosa finisca lì.
    Sul discorso delle tasse purtroppo non riesco a risponderti, tanto ho provato a capire, tanto poco ho capito.
    Comunque "la Chiesa non paga le tasse" resterà sempre una tesi abbastanza debole contro la mia simpatia per Dio ;)

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