lunedì 11 marzo 2013

Ne sa una più del diavolo...



La storia la sapete tutti: Faust, professore universitario, scienziato e alchimista.
Dopo anni di studi dedicati alla natura e alla scoperta del mondo, capisce che non potrà mai raggiungere la conoscenza completa.
Frustrazione.
Così dalle schiere del cielo, cala Mefistofele, il diavolo in persona, che, adulandolo con i suoi poteri, gli offre un patto:
Io mi impegno a servirti quaggiù
a un tuo cenno, sempre e subito.
Quando di là noi ci ritroveremo,
dovrai fare altrettanto con me.

Questa vita in cambio della prossima.
L'anima in cambio della suprema sapienza.
Faust accetta.

E sul palcoscenico (il Faust di Goethe è una tragedia) impariamo ad amare, come sempre, il cattivo. Lui, povero diavolo che povero non è, con le sue fattezze caprine, la lingua veloce pronta alla risposta, le magie ammaliatrici, il fascino di un... dio?

Vedo soltanto come gli uomini si affannano.
Buffi e strambi come nel primo giorno.
Vivrebbero un poco meglio,
se tu (Dio) non gli avessi dato qualche lume di cielo.
Lo nomina ragione: e lo usa soltanto
per vivere più bestia di ogni bestia. (v.280)

Se vi piace assaggiare qualcosa
o agguantarla di volo, se vi garba,
farsi sotto e niente scrupoli! (v.1760)

Mettetevi insieme a un poeta,
che lasci correre la fantasia,
il valent'uomo; e le doti più eccelse
sul vostro cranio onorato riunisca:
il coraggio del leone,
la rapidità del cervo,
il sangue ardente dell'italiano,
la perseveranza del nordico.
E trovi il segreto di farvi a un tempo magnanimo e astuto
e di innamorarvi con giovane ardore. (v.1789)

Bisogna prendere le cose più da furbi,
prima che scappino i piaceri della vita. (v.1818)

Impieghi bene il tempo. Corre via così presto! (v. 1908)




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