domenica 20 ottobre 2013

Siamo fatte così




Sapete, no, quando si dice che noi donne siamo eternamente insoddisfatte di noi stesse.
Le ricce si vogliono lisce,
le lisce, ricce.
"Guarda che gambe, voglio le sue gambe".
"In quei jeans non ci entrerò mai!".
"Così come sono, non mi vorrà mai... devo mettermela via".
Che poi agli uomini tutte queste elucubrazioni (leggi seg**e mentali) non interessino, poco male.
Ma credo che il punto sia un altro.

La donna è volubile.
Verdi lo sapeva, sapeva che questa è una verità universale, perché tiene su l'universo. Il duca di Mantova si sgolava, "la donna è mobile, qual piuma al vento..." e solo per mettere in guardia tutti, uomini e donne comprese.

La donna è volubile e questo non la rende solo - e spesso - capricciosa e umorale. Fa sì, soprattutto, che si stanchi presto di se stessa. Di se stessa... tutta. Difetti, non-bellezze, manchevolezze.
Ogni donna, ogni giorno, guardandosi allo specchio, si viene un po' a noia e vorrebbe essere qualcun'altra.
Ci stanchiamo perché non vediamo le meraviglie che premono per manifestarsi, perché siamo fatte così, perpetuamente invidiose di una "lei" che non siamo noi e che con noi c'entra poco.

Quando faremo pace e torneremo ad apprezzarci - capelli, gambe, sedere - in un tutt'uno che è bello così com'è, nel momento di adesso così come accade, nulla di più, nulla di meno, potremo tirare un sospiro di sollievo - e gli uomini con noi.

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