sabato 19 ottobre 2013

L'autunno cade




In inglese, per dire "autunno", si usa la stessa parola che si usa per "cadere".
Fall.

In autunno, i bambini lo sanno, cadono le foglie.
Cade l'abbronzatura in autunno.
Gli animali cambiano pelliccia.
Le castagne si tuffano al suolo.
Cade la pioggia.
Cadono i nidi.
Il sole "cade", prima del dovuto.

Cadono i sogni zuccherini dell'estate,
quelli brevi, che durano il tempo di un gelato alla crema.

Cadono le speranze di amori furtivi,
di passioni veloci, vaporose come panna.
Poi amici come prima.

Cadono i progetti senza futuro,
i buoni propositi che non sopravvivono a un trimestre: la palestra, la dieta, le corse mattutine.

L'autunno non impone, l'autunno accoglie.
In un abbraccio di coperte e tenerezza, su una poltrona o sopra un tappeto, riceve i sogni più intimi, che hanno bisogno di un lento letargo per fiorire a primavera.

L'estate è un'amica frenetica, è un giro in giostra veloce, è l'onda del mare che viene e se ne va.
L'autunno è la mamma che prepara il tè,
che stira in cucina,
che pela un'arancia.
L'autunno è la nonna che cuce sul divano guardando un documentario,
che ascolta le tue storie,
che conosce il valore del tempo e sa quanto ce ne vuole per realizzare i progetti più importanti.

L'autunno è più lento.
Cade l'autunno, assopito in pomeriggi che indolenziscono le ossa.
Ma l'autunno è paziente,
mentre gli animali dormono, a noi dà il tempo che serve per ritrovarci,
per ritornare dentro quella scatola chiamata cuore dove sono chiusi i sogni che abbiamo protetto dalla calura estiva, a cui teniamo davvero.

E ci dice: provaci.

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