lunedì 24 settembre 2012

Carne, ossa e carta

Non ho mai amato le descrizioni "Ciao, mi chiamo Nadia, faccio la hostess, amo i gatti", e oggi sistemando, impilando e rispolverando dei libri a casa, tra camera e mansarda, ho pensato di seguire un tag letterario che circola su Youtube da agosto: "Descriviti con i libri".
Facile: ci sono 13 domande o richieste e si risponde usando e citando un libro (con allusioni alla trama o al titolo; io sono andata per entrambi).
Mi presento, così, con ironia e poca serietà.
Un essere in carne, ossa e pagine di carta.

1. Sei maschio o sei femmina?













Dovevo fare i conti con Maria, anche se questo non è un libro sulla Madonna, è un libro su di me, sua mia madre, sulle mie amiche e le loro figlie, sulla mia panettiera, la mia maestra, la mia postina. Su tutte le donne che conosco e riconosco. Dentro ci sono le storie di chi siamo figlie e di cui sono figli anche i nostri uomini: quelle che ci vorrebbero belle e silenti, ma soprattutto gli altri. Questo libro è anche per loro.

2. Descriviti.


Nel bene come nel male, non riesco a non essere eccessiva... se c'è un termine che mi definisce veramente è "troppo". Mi innamoro troppo. Mi appassiono troppo. Mi stanco troppo. Mi arrabbio troppo.

3. Cosa provano le persone quando stanno con te?













- Ignoro ancora qualche pezzo di questo enigma - pensò Langdon.

4. Descrivi la tua relazione precedente.















- Mi dolgo perché Minosse mi è nemico, ma senza questa guerra come lo avrei conosciuto?

5. Descrivi la tua relazione attuale.













"Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo", di solito il consiglio era questo, ma chi aveva l’energia sufficiente per farlo? E se pioveva o eri di cattivo umore? Era poco pratico. Molto meglio cercare di essere coraggiosi e audaci e cambiare le cose in meglio. Non proprio il mondo, ma il pezzettino intorno a te.

6. Dove vorresti trovarti?













-Jo! Jo! Dove sei? - chiamò Meg ai piedi della scala che portava in soffitta.
- Qui! - rispose dall'alto una voce velata; corsa su, Meg trovò la sorella avvolta in una sciarpa di lana, raggomitolata sul vecchio divano a tre gambe, accanto alla finestra soleggiata; stava mangiando una mela e piangendo sul L'erede dei Redclyffe. La soffitta era il suo rifugio preferito, dove amava ritirarsi con una mezza dozzina di mele renette e un bel libro, per godersi la compagnia d'un topo che stava da quelle parti e al quale la sua presenza non dava il minimo fastidio.

7. Come ti senti nei confronti dell'amore?













È l'amore un'arte? Allora richiede sforzo e saggezza.

8. Come descriveresti la tua vita?













Le mestruazioni, secondo me, potevano non esistere. Pensateci: quel geniaccio di Dio ha pensato a tutto, ma proprio a tutto, e non ha trovato un metodo per far cadere l'ovulo senza trascinarsi appresso tappezzeria e sangue, ogni mese?

9. Cosa chiederesti se avessi a disposizione un solo desiderio?













- Benvenuto nel Cimitero dei libri dimenticati, Daniel.
Mi aggirai in quel labirinto che odorava di carta vecchia, polvere e magia per una mezz'ora. Vagai lungo gallerie e ballato a spirale riempiti da centinaia, migliaia di volumi che davano l'impressione di sapere di me molto più di quanto io sapessi di loro. Una gigantesca biblioteca dalla geometria impossibile. Guardai mio padre a bocca aperta.

10. Di' qualcosa di saggio.













Gli uomini ricercano la bellezza e la giovinezza più di quanto facciano le donne, che a loro volta puntano sul proprio fascino per aggiudicarsi un partner che offra loro qualcosa in più. Il fatto che gli uni e gli altri ambiscano anche a gentilezza e intelligenza per una relazione stabile lascia un margine di speranza per l'umanità, anche se non impedisce a un matrimonio su due di andare a rotoli.

11. Una musica.













Le note della fisarmonica spagnola salirono a sovrastare le percussioni che continuavano incessanti, mentre una donna cantava parole che Katie comprendeva perfettamente pur non sapendole tradurre: parole che esprimevano il bisogno, il desiderio, l'amore per qualcuno. Era una scarica di adrenalina continua.

12. Una cosa che ti fa paura.













- Comari, sarebbe molto utile, per l'esempio da darsi alla città, che una delinquente come questa Hester Prynne fosse affidata a noi.
- Dicono che il reverendo padre Dimmesdale, suo pastore, sia rimasto molto turbato da questo scandalo scoppiata nella sua diocesi...
Ella portava in braccio una creatura di tre mesi. Affrontando lo sguardo dei curiosi, sollevò più in alto la piccina e si vide allora sul suo corpetto, intagliata in una bella stoffa scarlatta, la lettera "A". Adultera.

13. Un rimpianto.













Sarebbe bello avere un uomo che la conduca nella vita come fa Pascal nel tango.

14. Un consiglio per chi è più giovane.













Mettiamo che un giorno il mondo si sveglia e scopre che sono finiti petrolio, carbone ed energia elettrica. La gente all'improvviso non sa più che fare per acciuffare il necessario. Il necessario sta dentro la natura, ma per averlo occorre cavarlo fuori, prenderlo con le mani, e la gente le mani non le sa più usare.

15. Da evitare accuratamente.













Il 12 agosto 1897 ai coniugi Van, di lontana origine olandese, nacque una bella bambina di tre chili e mezzo, che fu battezzata Vera. La signora Van, che era stata un'attrice famosa, per farla addormentare, invece di cantarle le solite ninne nanne, le recitava dei lunghi monologhi. Vera ascoltava con gli occhietti sgranati, zitta, ma addormentarsi non si addormentava. Anzi, più la madre le parlava, più lei drizzava la testolina pelata.

Nessun commento:

Posta un commento