Il mondo perde colore così facilmente, quando le nuvole decidono di colonizzare il cielo: è la luce, sono gli alberi, l'erba sbiadisce.
Come tutti i lunedì grigi è passato, silenzioso, umido, lento, faticoso.
L'umore che non è nero, ma "quel non so che", la melanconia che affligge le donne ricche e aristocratiche dei libri e le prende tra le crinoline al tavolo da tè.
Che c'è?
Uh, non so.
Il grigio intristisce, annoia e assopisce.
Ma non sempre.
Per esempio, in un mondo tutto grigio, potrei farmi tagliare i capelli da un barbiere ebreo...
... o sedurre un milionario su uno yacht...
o scaldarmi con un abbraccio...
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