giovedì 21 febbraio 2013

Pulizie di primavera



Pulizie di primavera.
Ne ho bisogno.

Non sono una fanatica del cambio stagione.
Non aspetto con ansia i primi caldi per seppellire negli scatoloni cappotti, sciarpe e berretti di lana.

È - come sempre - una questione psicologica.

Ho bisogno di aprire le finestre e tornare ad avere un contatto con la natura che entra da dietro le tende: aria fresca, gorgheggi degli uccellini...
Ho bisogno di sentire il sole sulla pelle, che cola come miele.
Ho bisogno di vestiti corti, braccia e piedi nudi, per essere più leggera, e avere meno strati possibili che mi separino dal mondo esterno.
Ho bisogno di profumo di pulito, lenzuola stese in terrazza, lavanda nei cassetti.
Primule nel portico,
biciclette per strada,
bambini che tornano a piedi da scuola.

Dopo i rigori dell'inverno, ho bisogno delle languide tenerezze della primavera.
Per scrollarmi di dosso la brina,
e pensare nuovi pensieri.

Primavera non bussa, lei entra sicura,
come il fumo lei penetra in ogni fessura,
ha le labbra di carne e i capelli di grano,
che paura, che voglia che ti prenda per mano,
che paura, che voglia che ti porti lontano.
(Fabrizio De Andrè)

Crediti immagine: Once color (Facebook)

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