sabato 6 settembre 2014

L'unico peso



- Chiedimi perché vado in montagna. Chiedimi perché, quando il resto mi sta stretto, l'unica via è il sentiero. Chiedimelo.
- Perché?
- Perché in montagna non puoi sprecare fiato per parole inutili. Lo devi conservare per arrivare in cima, e il resto è silenzio o parole gentili.
Perché l'unico peso è lo zaino. Non c'è peso per il cuore.
Perché tutti, se lo desiderano, possono arrivare in cima. Solo un passo dietro l'altro.
Perché incroci persone che trovano ancora un momento per salutarti.
Perché non ci sono orpelli: ci sei tu e c'è il tuo corpo, che devi custodire e curare, se vuoi avere le forze. C'è il cielo con i suoi umori. Non si scherza con la pioggia, il vento, la neve o la notte. Devi fare molta attenzione, e tornare a quello stadio primitivo in cui la natura e i suoi movimenti erano parte della tua vita, parte integrante del tuo quotidiano. Non puoi snobbare la natura, in montagna: ti tira per la manica, ti chiede di guardarla, di studiarla, di esserle presente.
In montagna puoi e devi essere presente a te stesso, senza distrazioni.
Forse è per questo che, sopra tante vette, telefonini e internet funzionano a singhiozzo... è la natura che ti dice: "Lascia stare, lascia stare il superfluo. Stai con gli amici. Stai con gli animali. Stai con te stesso. Non ti serve nient'altro".

2 commenti:

  1. Tante volte il silenzio della vetta diventa assordante, siamo così abituati a sentire suoni e rumori superflui che ci siamo dimenticati quanto sia bello ascoltare il silenzio assoluto quasi disorientante che una vetta può regalare, personalmente amo questa sensazione, mi fa sentir viva, a volte se mi concentro, chiudo gli occhi e riesco a sentire il cuore battere...ed è meraviglioso.
    Complimenti per il blog, l'ho trovato per caso ed è un'ora che leggo i tuoi post. Ti seguirò con interesse
    Valentina

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  2. Valentina, non ti ho risposto prima: perdonami! Buone camminate, continua a sentirti viva, le montagne sono lì per te.

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