Immaginate, in un momento di elevato romanticismo - la luna lassù, le candele quaggiù - di guardare il vostro amore negli occhi, dicendole:
- Cara, sei davvero venusta stasera.
Stridore di ruote e gridi di animali.
Parte un ceffone.
- Vecchia sarà tua nonna! Ho solo 35 anni!
Povera, povera lingua italiana.
Parole dimenticate,
obliate,
impolverate,
abbandonate,
ignorate.
"Fuori dall'uso comune". Che tragica fine.
Dicono che nel vocabolario ci siano circa 125 mila voci; ne usiamo mediamente tra le mille e le 5 mila.
In questo sito, unaparolaalgiorno.it, i vocaboli italiani si possono adottare o ricevere per newsletter. Così, per ripassare qualche lezione di etimologia, perché magari, alla scuola elementare, ogni tanto ti sei distratto, e il dizionario dei sinonimi e contrari mica lo portavi sempre.
Ho scelto l'iniziale del mio nome e ho pescato questa:
Si tratta di una parola che avrebbe tanto da dire, ma purtroppo mancano le occasioni per usarla in maniera disinvolta e comprensibile. Anche perché spesso viene confusa con "vetusto", che invece significa vecchio - aprendo la porta a tragici malintesi (oh sì).
Il venusto è innanzitutto il bello fisico, del corpo - specie femminile, rimandando direttamente alla dea della bellezza. Per estensione acquisisce una lunga serie di significati collaterali, sempre positivi, quali leggiadria, eleganza, garbo, grazia.
Oltre quindi al più naturale uso di attribuirlo a ragazze venuste, si potrà ampliare molto - non senza una certa ironia dovuta proprio a questo primo significato: il venusto amico che ci porta in dono un buon vino di Bolgheri non è realmente leggiadro e aggraziato, ma così si può connotare il suo garbo in maniera ridente.
Perciò bello come la schiuma del mare che bagnava le cosce di Venere appena nata dalla risacca, come l'amore giovane di Nausicaa per Ulisse, come l'attesa di Penelope a Itaca.
Bello, gradevole alla vista e all'animo, oggetto di desiderio, che si può oppure no possedere.
Forse, però, la connotazione è ancora più pregnante. Una bellezza così come l'hanno intesa gli antichi per tanto tempo: fertile, florida, armonica, ordinata, profumata, delicata, paradisiaca.
Bello, gradevole alla vista e all'animo, oggetto di desiderio, che si può oppure no possedere.
Forse, però, la connotazione è ancora più pregnante. Una bellezza così come l'hanno intesa gli antichi per tanto tempo: fertile, florida, armonica, ordinata, profumata, delicata, paradisiaca.
Divina.
Altro che vetusta.
Qual donna non vorrebbe sentirsi apostrofare così?
Qual donna non vorrebbe sentirsi apostrofare così?
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