sabato 1 settembre 2012

La storia di Sara (1)

Lei è una ragazza bellissima e si chiama Sara.

Capelli neri, distribuiti, da parte a parte, da una scriminatura centrale. Pelle olivastra, occhi grandi, ricorda una principessa dell'Oriente. In lei la pudicizia di una donna che non ha conosciuto il mondo o gli uomini.

Sara è bella, sana, forte. Giovane, non sa ancora cos'è l'amore. La sua storia, però, inizia con la morte.
Prima il matrimonio sotto un tetto di candidi veli, le corone di fiori, le danze.
Poi il dolore della perdita.
Una, due, sette volte.

Sara si sposa sette volte, e tutti i mariti, la prima notte di nozze, cadono morti dopo aver condiviso con lei quelle lenzuola.
Uno aveva lunghe ciglia scure, gli altri facevano i pescatori. Le volevano bene, erano gentili.
Sui loro corpi nessuna ferita, nessuna traccia di veleno, di malattia.
Ma la gente del paese è spaventata e mormora, senza preoccuparsi di quanto la vedova riesca a sentire.
- Assassina...
- Che sortilegio è mai questo?
- Vergogna!
- Li ha uccisi lei, chi altro?

Sara viene abbandonata da tutti.
Anche le ancelle hanno paura.
Sara è sola, e nel buio della sua casa, piange.

Ma Sara è innocente.

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