Tra gli hashtag di Twitter l'ho visto nella colonna "tendenze".
L'età media degli utenti che "cinguettano" su questo argomento si aggira tra i tredici e i diciassette anni, e perlopiù si tratta di: vorrei non tornare più a scuola, vorrei bruciare tutti i politici, vorrei trovare il ragazzo dei miei sogni.
"Vorrei che mangiare non facesse ingrassare". Cara mia, lo vorremmo tutte.
"Vorrei rivedere nonno. Un minuto solo". Sigh.
"Vorrei Tom Felton". Per gli harrypotteriani più fedeli, trattasi di Draco Malfoy, che come Neville Paciock, in effetti, è venuto su bene.
Cose irrealizzabili o "vedi alla voce sogni", che non mi hanno fatta sentire particolarmente profonda, mentre pensavo alla mia lista. Ma la cosa mi ha, come si dice, stuzzicato.
Le dieci cose che desidero di più. Devo guardare il cursore lampeggiare più volte, prima di accorgermi che non è per niente facile. A parte il non voler cadere nel banale... mi sono accorta di non pensare mai alle cose che desidero. Fosse mai che poi le ottengo? Scaramanzia. Non so dove ho letto che, quando siamo bambini, riceviamo dei "No, non puoi" almeno cinque volte tanto rispetto ai "Sì, puoi farlo". I nostri genitori ce lo ripetono a fin di bene, ma poi arriva l'adolescenza a passarci al setaccio, e quello che ne rimane è un "Non avrò mai quello che voglio" molto tragico e all'apparenza definitivo.
Snoopy sostiene che non conviene mai essere troppo felici. Chissà quali effetti collaterali ne potrebbero derivare. Macchie rosse, pruriti, mal di testa. Caduta dei capelli?
Ma visto che questo tag lo devo fare, facciamolo. Visto che, però, se la fortuna è cieca, l'altra ci vede benissimo, precisiamo: queste solo cose ipotetiche, molto ipotetiche, che vorrei eventualmente, in un caso probabile, proprio se.
Quindi, nessun accanimento per favore. Just playing.
1. Una cassettiera
Sono in uno stato di trasloco temporaneo da due anni, da quando mi sono trasferita dalla camera della mia infanzia - condivisa con il fratello più grande e tanti peluche - alla mansarda dell'età adulta - senza peluche e senza fratello. Ma la mansarda non era pensata per diventare una stanza da letto, quindi mancava di tutti i mobili. Ci ho piazzato in mezzo un letto, senza neppure ricomprare i materassi, ho rivestito due vecchie poltrone e un divano, una lampada giusto per "creare l'atmosfera". Per il resto: scatole, scatoloni, scatole di nuovo, bauli. Il risultato è quasi dandy e non mi dispiace. Mi fa pensare che potrei partire per un viaggio da un momento all'altro. Ma mia cognata mi ha fatto notare che ho davvero bisogno di una cassettiera, un mobile serio, fosse anche dell'Ikea. Credo che non potrò rimandare oltre.
2. Un pesce radio per la doccia
Di quelli impermeabili (ovviamente), colorati, per fare Barbara Streisand nei suoi anni d'oro. Non canto mai, mai usando la spazzola come microfono. Il pesce nella doccia potrebbe essere un compromesso.
3. Un corso di tango
Dopo la salsa, il mio desiderio è la milonga. La salsa è divertente, "caciarona", ma voglio il fascino torbido del tango. Quest'anno credo resterà un desiderio, ma il prossimo la mia vita cambierà al ritmo di Astor Piazzola. Meglio della Cumparsita. Olè.
4. Una fornitura "cash flow" di libri
A cascata, per dire. Non voglio fare l'intellettuale, ma davvero, leggere mi piace tanto, e quest'anno è stato tutto un fiorire di fioretti. Fino a Pasqua niente libri nuovi. Finisci quelli che hai. Meglio che continui fino a settembre. Ok, fino a Natale. Il fatto è che mi piace comprarli, oltre che leggerli, mi piace piluccare qualche pagina qua e là, estrapolare aforismi, ammucchiarli, non sulle librerie, perché non ne ho in camera (vedi punto 1), ma per terra, sui davanzali delle finestre o appoggiati alle rientranze dei muri. E poi fare quella cosa per cui ci dovrebbe essere un reparto apposta in psichiatria: annusare le pagine. Di nascosto, come una ladra, tra gli scaffali delle librerie lo rende ancora più eccitante. Ecco, vorrei una Win for life di libri. Tre o quattro titoli al mese sarebbero più che sufficienti.
5. Ritornare negli Stati Uniti
Il mio cuore è rimasto lì, tra i grattacieli di New York, i parchi di Chicago, la polvere rossa della Monument Valley, la sabbia e i murales di Santa Monica.
Qualcuno mi ci riporti, per favore. Non peso tanto, se mi appallottolo raggiungo le dimensioni di un bagaglio a mano. Conosco abbastanza la lingua, e mi accontento di hamburger e coca cola.
6. Un matrimonio!
Non il mio. No, mamma, te lo dico in anticipo, così compri il vestito.
Voglio andare a un matrimonio, vestirmi carina, andare alla messa e sentire le promesse degli sposi, lanciare riso, abbuffarmi, ballare Bandiera gialla. Sospirare perché un altro bell'amore è sbocciato. Augurare agli sposi che duri finché morte non li separi. Insomma, quelle cose lì.
Voglio andare a un matrimonio, vestirmi carina, andare alla messa e sentire le promesse degli sposi, lanciare riso, abbuffarmi, ballare Bandiera gialla. Sospirare perché un altro bell'amore è sbocciato. Augurare agli sposi che duri finché morte non li separi. Insomma, quelle cose lì.
Lo dico perché a ottobre ci sarà, finalmente, l'occasione. E via un desiderio dalla lista. Sfiga, tiè.
E adesso cosa scrivo?
(cursore che lampeggia)
(cursore che lampeggia)
(cursore che lampeggia)
7. Una casa
Mi ci è voluta una passeggiata con mp3 nelle orecchie per riprendere la lista. Camminando, sono passata davanti al cartello "Affittasi mini appartamento. Chiamare al numero...". Io, ogni tanto, me la immagino la mia casa. Il divano, le librerie (sì, le librerie!), il tappetino all'entrata. Non avrò tante piante (il mio pollice è verde sbiadito), ci sarà un barattolo delle caramelle col coperchio e inviterò tante persone da non avere mai bicchieri puliti. Ovviamente in doccia non mancherà il pesce radio del punto 2.
8. Una di queste: http://www.nevecosmetics.it/it/18-gli-arcobaleni
E fatemi esprimere un desiderio un po' venale.
9. Salute
Mentale e fisica, mia e di chi mi vuole bene.
E fatemi esprimere un desiderio "serio".
10. Desideri
Desidero desideri.
Finché si desidera, c'è qualcosa per cui sperare. Un pensiero positivo sul menu, il tuo dolce preferito dopo qualche portata che non ti è piaciuta tanto.
Una delle tante spiegazioni etimologiche della parola "desiderio" rimanda al De bello gallico di Cesare: i "desiderantes" erano quei soldati che la sera aspettavano all'accampamento i compagni non ancora tornati dalla battaglia. Stavano sotto le stelle (sidera) e aspettavano.
"Desiderare" non quindi col significato di "essere lontani dalle stelle" (de-sidera), ma con quello di "stare sotto le stelle e attendere". Qualcosa di buono possibilmente. Sapendo che, anche nel peggiore dei casi, nessuno ci può impedire di scrivere la nostra lista, e di sognarci un po' su.
io invece desidero, prima o poi, leggere un tuo libro... scritto da te...
RispondiEliminaTi ringrazio, anche se il salto dai post al libro è notevole. Comunque grazie :)
RispondiEliminama io te l'ho sempre detto che vorrei leggere un tuo libro... anzi... uno me l'hai già fatto leggere... ma il "nero" non mi piace... :)
RispondiEliminapotrei scrivere di meglio, sicuramente! :)
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