domenica 16 settembre 2012

Che viaggiatrice sono?

Sarà perché la domenica, complice un timido sole, ti prendono mille propositi di attività: camminate, bicicletta, traversate oceaniche.
Sarà perché domani il mio skyline non supererà il monitor del computer e il mio passaporto sarà la lista della spesa.
O forse sarà perché ho bisogno di un pensiero positivo per affrontare quest'ultima parte dell'anno, che si sa, scorre sempre più lentamente dell'estate (anche se domani è già Natale).

Oggi ho voglia di parlare di viaggi.
Viaggio, viaggiare, voyage, viatico, via, cammino, viaggiatore, viaggetto. Andare da un luogo a un altro che siano fra loro lontani.
La formica che gravita in me ha in mente un progetto, e se riuscirò a destinarvi parte dello stipendio mensile per raggiungere un dignitoso budget ad agosto prossimo, lo dirò ad alta voce. Per il momento mi limito a lasciar correre l'immaginazione, che a volte è davvero piacevole.

Su Youtube ho trovato questo tag: che viaggiatrice sei?
Arrivo in ritardo (circola da luglio?), ma oggi è la domenica giusta.
Quindici domande, per andare un po' più in là.

1. Tre aggettivi per descrivere che viaggiatrice sei
Previdente (medicine, ombrello, guida), adattabile (in vacanza mi faccio problemi?), affamata (di cose nuove).

2. Viaggi spesso?
Meno di quanto vorrei: una/due volte all'anno al momento (compresi i soggiorni brevi).

3. Con quale criterio scegli le destinazioni dei tuoi viaggi e delle tue vacanze?
Decido assieme a chi viene con me, per lo più, poi influisce molto il budget. Però è anche il colpo di fulmine: scelto un Paese, una terra, un'esperienza, risparmio per lo scopo.

4. Sei mai stata in campeggio/ostello/villaggio?
Ostello sì, una valida alternativa all'albergo, bello in compagnia, non sono schizzinosa sul lato igienico; campeggio quando ero bambina, al mare, ma non lo rifarei; villaggio ancora no, ma non bramo.

5. Vacanza in albergo o appartamento/residence?
Albergo per le colazioni; appartamento per l'intimità, nel senso che riesco ad ambientarmi meglio in una casa vacanze rispetto a un hotel con cento(mila) stanze.

6. Prepari un programma dettagliato della vacanza o preferisci improvvisare?
Dipende dalla "grandezza" del viaggio: ricordo l'esperienza negli States, coast to coast, rigorosamente programmato nelle tappe e negli alloggi (per ovvia necessità); quest'anno ho provato il brivido dell'improvvisazione in una trasferta nel Centro Italia, e non mi è dispiaciuto affatto.

7. Ti definisci una viaggiatrice organizzata?
Abbastanza. L'anno scorso, per andare negli Usa, mi sono procurata bancomat e carta di credito un mese prima della partenza, e ancora oggi non ricordo tutti gli hotel in cui siamo stati e l'esatto tragitto (7 mila chilometri in tutto!). A volte mi perdo on the cloud number nine, come dicono gli inglesi, con la testa tra le nuvole, presa da una visione romantica del mio girovagare per il mondo. Ma per il resto non ho mai smarrito documenti, dimenticato a casa oggetti indispensabili o combinato guai irreparabili con pagamenti e prenotazioni (non diciamolo troppo forte... per il futuro...).

8. Quante valigie porti?
Sono incline alla sindrome "questo potrebbe sempre servirmi", ma non ho mai esagerato con le valigie. Una con bagaglio a mano, se prendo l'aereo, una con zaino/borsa grande negli altri casi.

9. Quante paia di scarpe e quante borse?
Borse è facile: una per il giorno, una per la sera. Scarpe, vediamo: un paio "da battaglia" (da ginnastica), un paio di aperte (sandali, se è estate), un paio di eleganti (se servono) e le ciabatte? Non di più.

10. E quanti libri?
Dipende dalla durata del viaggio: due, di solito.

11. Come organizzi i prodotti make up e quanti ne scegli?
Porto esattamente quelli che uso a casa (non mi improvviso make up artist solo perché sono in vacanza!); di solito creme, balsami, shampoo li travaso in boccette più piccole per ridurre il peso del beauty (in ogni caso straripante).

12. Hai mai perso un aereo/treno/traghetto?
Ho fatto tanti viaggi in macchina, quindi il problema non si è posto; incredibilmente (qualcuno ha guardato giù) negli Stati Uniti non abbiamo MAI perso un aereo (ritardi sì, ma è un'altra croce...); treni e traghetti non ricordo, ma non credo.

13. Racconti una disavventura di viaggio?
Viaggio di ritorno dagli Stati Uniti, Los Angeles - New York. Brutto tempo a New York, il nostro aereo comincia a girare a tondo nel cielo per un'ora, un'ora e mezza, annunciando poi che l'atterraggio è previsto in una cittadina sperduta nel nord est degli Usa che aveva anche un nome italiano... Syracuse! Ecco, Syracuse! Noi spaventatissimi perché a New York avevamo la coincidenza per Venezia. Per fortuna il pilota ha pensato bene di non infliggerci questa condanna. Siamo arrivati a NY in tempo per il volo successivo... ma la tachicardia!

14. Qual è il viaggio più bello che hai fatto?
Al momento, per emozioni, paesaggi visti, crescita personale: coast to coast negli Stati Uniti, agosto scorso. Quello che si dice il "viaggio della vita".

15. Qual è il viaggio dei tuoi sogni, che non hai ancora fatto?
Banalmente rispondo che ci sono tantissimi posti che vorrei vedere: l'India, il Sud America... ma forse l'anno prossimo altre mete mi aspettano :)

Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati. (Gore Vidal)

Crediti immagine: pagina Facebook "Più di una semplice foto"


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