venerdì 14 settembre 2012

Cinquanta sfumatur... quella roba lì

- Dottore, l'ho fatto.
- Cosa? Mi racconti.
- Ehm... ho comprato Cinqsfmatredgri...
- Come, scusi? Parli più forte.
- Sì, insomma... ho comprato Cinquanta sfumatur... quella roba lì.
- Bene, bene! Anch'io! L'ho passato anche a mia moglie. Voleva dirmi altro?


Non so se nel mio immaginario il dottor King comprerebbe davvero Cinquanta sfumature di grigio (non so neanche se sarebbe sposato).
Scritto da Erika Leonard (E. L. James) è un romanzo erotico, sviluppato in trilogia, che ha venduto più di Harry Potter... ma che ve lo dico a fa'?
Più recente è la notizia di certe strategie commerciali, descritte anche dal Corriere della Sera in un articolo a tutta pagina, che ora si dipanano dal libro: linee di lingerie, cd musicali... per non parlare delle parodie. "Ma è quando una cosa comincia a essere parodiata che si capisce che ha avuto successo" ha detto il direttore della rivista per cui lavoro parlando del fenomeno 50 shades of Grey.

Ma veniamo alla mia confessione: ho letto Cinquanta sfumature di grigio.
Ecco, non l'ho propriamente comprato, no... ma non vi svelo i retroscena, anche perché conoscerete questi mezzi meglio di me.
Non volevo. Non volevo e non volevo. Di fronte ai "casi editoriali" arriccio sempre il naso. La cosa mi puzza, forse perché, come in questo frangente, penso che ci siano libri più meritevoli di fare quei numeri di vendita, scritti meglio e più "lavorati". Sono un po' all'antica in questo senso. La mia intenzione era in ogni caso di non contribuire a parlare di questa rivelazione dell'anno, perché è tutta pubblicità (purché se ne parli, no?).
Ma ero curiosa. Tanto, tantissimo. E ho messo le mani nella marmellata.
Nelle scorse settimane ho guardato diverse recensioni su Youtube. Mi sono piaciute in particolare queste: http://www.youtube.com/watch?v=Sg-VE3-8R6M&feature=g-user-u (Erikioba), http://www.youtube.com/watch?v=Xm6bUHoaAaw (Luisaa85, sì la ragazza che mi ha ispirato il primo post sul dottor King commentando It) e da ultimo http://www.youtube.com/watch?v=Mtc06MPnXXI (SilverFlex, ragazzo che ho appena scoperto e che fa riflessioni molto pertinenti e originali).

Di seguito qualche pensiero sparso.

Premessa: ho letto solo il primo libro della trilogia; non so se poi le cose che commento negli altri due libri cambino, come evolve la storia. Intanto parto da qui. Se poi riesco ad arrivare a fine trilogia, ne riparliamo.
Seconda premessa: dove dico che certi elementi non mi sono piaciuti, non voglio avere, come dice SilverFlex, la "spocchia del lettore esperto" (anche perché non lo sono). Semplicemente non mi sono piaciuti, è il mio gusto personale, così come non mi sono piaciuti altri libri, magari di autori più "famosi". 

1. Non sono riuscita a dare un volto ai personaggi
Quando leggo, immagino: colore dei capelli, lineamenti. Con questo libro è come se nella mia mente Christian e Anastasia avessero un buco in mezzo alla faccia. Non ricordo che mi sia mai capitato prima. Forse è indice di quanto stereotipati siano i protagonisti di questo libro, come non fossero personaggi unici, ma "tipi", nelle cui scarpe tutti o quasi possono mettersi con facilità: l'uno bello, ricco, impenetrabile, ossessionante, l'altra timida, ingenua, colombella spaventata e poi irretita dal lupo. Per farvi capire: se dovessero farne un film, non saprei che attore o attrice veder meglio nel ruolo.
"Christiano Grey è un buon palliativo di personaggio. è un buon palliativo di personaggio. La sensazione è che sia sempre lì, a un passo dal diventare una persona, ma la bravura di E L James sta nel non cedere mai alla lusinga dello scrittore. Grey è un pasticcio di qualità desiderabili (ricco, sognatore, dominatore, poetico, bellissimo) senza faccia e non è un caso che si sia scatenato un vero delirio per decidere chi lo interpreterà al cinema: nell’ovale del cartonato vuoto ognuno ci mette quel che gli pare. Ryan Gosling? Ryan Gosling. Alexander Skarsgard? Alexander Skarsgard. Se il lettore è invaghito del lattaio nessuno dice che non debba essere quello, il suo Christian. Una creatura quasi nulla, che esiste a quel modo perché qualcuno (la voce narrante) ha deciso che doveva esistere a quel modo. Si dà il caso che si tratti di un insieme di tratti universalmente appetibili e per questo «50 sfumature» sia diventato un caso" (Marina Pierri su finzionimagazine.it)

2. Il linguaggio a cliché: "aggrottò la fronte", "mi strinse tra le braccia", "occhi profondi", "sguardo bruciante". Le stesse parole che alla lunga stancano, soprattutto nelle scene fuori bondage, che tra l'altro sono, in definitiva, le uniche che salverei, un po' per la dovizia di particolari (che deve aver preso parecchio tempo alla scrittrice... o forse no), un po' perché sono i punti che mi tenevano più in allerta.
Luisa, nella sua recensione, dice che queste famigerate scene di sesso non raggiungono livelli particolari di volgarità o eccesso: sono d'accordo. Non le ho trovate così imbarazzanti. Certo resta un libro per adulti, anche secondo me.

3. Neologismi improbabili: es. "capelli post coito". Ripetuto più volte. No, ti prego. Ho capito cosa vuole dire l'autrice, ma non mi è piaciuto.

4. L'insistenza sul lato erotico: sì, è una novel basata sul porno soft, però si rasenta l'esasperazione. Trovi eros anche dentro a delle uova strapazzate. Perché va proprio così. Conversazione tra Ana e Christian dopo un amplesso:
- Hai fame?
- Parecchia - dice con sguardo penetrante, e ho il sospetto che non si riferisca al cibo.
- Come ti piacciono le uova?
- Molto, molto strapazzate.
Ammiccamenti, ammiccamenti, ammiccamenti. Dopo un po' lo stomaco mi si ritorceva. E lui ossessionato da lei che si morde il labbro, praticamente in ogni capitolo. A fine libro doveva averlo dilaniato, povera ragazza (il labbro, intendo).


5. L'insistenza su cibo e bevande: il Pinot grigio, la Diet Coke, il tè Twining English (abbiamo capito, Anastasia non beve caffè). Su dissapore.com si è parlato addirittura di "product placement", una specie di pubblicità non tanto occulta. Come nella trilogia Uomini che odiano le donne, dove mangiano sempre tramezzini. E alla fine di viene voglia di aprire il frigo e preparartene uno.

6. I personaggi che si incastrano troppo alla perfezione per essere reali
Mi è sembrato abbastanza ridicolo che Christian sia un Dominatore del sadomaso e guarda caso Ana lavori in un negozio di ferramenta e bricolage dove Christian compra corde, nastro adesivo e fascette stringicavo. E che il migliore amico di Ana sia un fotografo ingaggiato per immortalare Grey in un servizio fotografico per l'articolo di giornale scritto dalla migliore amica di Ana. Talmente calibrate, queste situazioni, da sembrare costruite. Che c'è di male, direte, è un libro! Vero, il libro è un romanzo, quindi una storia inventata, ma ti immagini sempre che quello che vivono i personaggi possa essere così simile alla realtà da viverlo per immedesimazione. Christian Grey ricco e potente a 27 anni? Che siamo su Beautiful?

7. La principessa da salvare: ho capito che l'autrice ha "preso spunto" da Twilight (anzi, nasce proprio come fan fiction), ma la protagonista deve per forza inciampare a ogni gradino, essere scoordinata al limite del patologico e arrossire dieci volte per pagina? Almeno Edward Cullen luccicava al sole; qui Grey (nome azzeccato) rifulge per i suoi occhi color topo.
Per non parlare dei dialoghi interiori di Ana: "Imbranata che non sei altro" è stato il pensiero forse più profondo, e quando lui le mostra la sua "stanza dei giochi" lei non fa una piega. Alzi la mano chi come me sarebbe scappata a gambe levate!

8. Il principe che salva: "Mangia, Ana, ti prego", "Dove sei? Sei ubriaca? Ti vengo a prendere", "Torna a letto, sto con te mentre ti addormenti".
Diabete, diabete, diabete. Già lei fa la figura della farlocca per il punto precedente nelle prime pagine; perché Grey me la devi trattare come una bambina? Vergine e insicura lo è, ma non menomata psichicamente. Dove sono le eroine della letteratura spavalde e rompipalle che si fanno odiare e amare per la loro cocciutaggine?
SilverFlex propone un paragone interessante tra Christian Grey e il principe azzurro delle favole: Quali sono le reali differenze tra Christian Grey e il principe azzurro? Entrambi sono molto belli, entrambi sono molto ricchi, entrambi garantiscono sicurezza e un futuro sereno, un futuro dove i propri sensi saranno appagati. Christian non ha un cavallo, però ha un elicottero; non ha un castello, ma ha una reggia. Cambia il mezzo attraverso cui si raggiunge questo stato di serenità e felicità: nella coppia Cenerentola-principe questo obiettivo viene probabilmente raggiunto attraverso la classica vita matrimoniale, nella coppia Christian-Anastasia no. Ma il risultato? Fondamentalmente è lo stesso. Quindi siamo così sicuri che il principe azzurro sia così lontano da Christian Grey? Non credo. Credo che Christian Grey sia una specie di principe grigio.

Non so. L'ho letto in due giorni circa (scorre, indubbiamente), saltando spesso da una battuta dei dialoghi all'altra (le descrizioni manieristiche nell'inframezzo prendono un po' meno).
Non è un capolavoro, ma si fa leggere, e vende. Copie su copie.
Passo per bigotta se dico che niente... tira più del sesso, nella letteratura e nel cinema? Chi non legge o guarda un libro o un film sul sesso, giusto per curiosità? Per vedere se le stesse impasse capitano a qualcun altro, se anche gli altri uomini vanno a letto con i calzini bianchi, se le proprie fantasie erotiche sono aggiornate. Che poi ripetutamente gli uomini dei libri non hanno i calzetti bianchi, le donne, anche se sono virginalmente indifese, se la cavano con qualsiasi pratica (orgasmi alla prima volta), e c'è sempre qualche fantasia che mai avresti immaginato (qui poi tra cravatte legate ai polsi e gatti a nove code c'è da sbizzarrirsi).

C'è chi ha detto che la crisi, oltre ai risparmi, si è portata via anche le fantasie sessuali degli italiani. Non c'è tempo per pensare al sesso, tanto meno per farlo bene.
Evasione. Potrei riassumere questo libro così. Mentre lo leggi, non pensi ad altro, e credo che in un momento come questo siano in tanti a cercare un libro poco impegnativo, facile da leggere, che distragga.
Leggetelo, se vi capita. Male non fa.
Ma evitate di fare come quelle signore in spiaggia che, dopo essersi convinte di avere tra le mani o un libro "innocente" o alta letteratura, ripiegavano la copertina per non farsi cogliere in castagna.
- Ma no, non è mica come guardare video porno su internet.
Ah no?

8 commenti:

  1. Letto in 4 giorni, non mi è piaciuto, è scontato e piuttosto triste. Ammetto che quando lei, alla fine, scappa, un moto di gioia mi viene, ma scompare presto quando rammento che i libri sono 3 e non può ovviamente finire così.

    Mia mamma ha divorato la trilogia, io ho letto solo il primo e un centinaio di pagine del secondo, dopo di che, innervosita al massimo, ho restituito i libri alla proprietaria senza la minima intenzione di riprenderli in mano.

    Per quanto mi riguarda, HP che viene battuto nelle vendite da questa trilogia è assurdo (sostengo la genialità della Rowling), ma evidentemente ha così attirato le donne di tutte le età (per l'argomento) da farle sorvolare su molti aspetti opinabili del romanzo.

    RispondiElimina
  2. *che HP venga battuto - scusami ma ho cancellato e riformulato malissimo :-)

    RispondiElimina
  3. Mi piacerebbe capire come è scoppiato il fenomeno: è chiaro che da un certo punto in poi è "Lo leggono tutti, lo leggo anch'io", ma vorrei sapere come si è arrivati al "lo leggono tutti", anzi tutte. "Libro divenuto famoso grazie al passaparola delle donne". Credo ci sia ben di più. Anche perché lei non è una pinco palla qualunque, lavora in un network televisivo importante. Credo di più alla storia della Rowling che da poverissima ha raggiunto la fama.
    Mi spiace soltanto che molti non-lettori appassionati probabilmente dopo questa trilogia non leggeranno altro o quasi. Avere solo questo come esempio di "libro" è triste, perché ripeto tanti libri meno pubblicizzati meriterebbero molti, molti più lettori.
    E il finale? Frettoloso, buttato lì. Cioè super innamorata e poi in dieci pagine decidi lasciarlo? Ho letto le prime 100 pagine del secondo, ma so che adesso salteranno fuori Mrs Robinson e probabilmente la madre di lui o qualcuno legato alla madre di lui.
    Ho già il prurito :)

    RispondiElimina
  4. Menomale che mi sono fermata in tempo :-)

    RispondiElimina
  5. Ok, avevo deciso di non buttare il mio tempo su questo libro (sì, ero "un po'" prevenuta), e invece... A forza di sentirne parlare e dopo il tuo post ho pensato che non potevo andarmene in giro a criticare qualcosa che non avevo letto. Quindi ho speso 'sti 6 euro per la versione digitale in lingua originale e, ovviamente, in una giornata sono quasi a metà. E' esattamente come una commedia teen americana: finchè la guardi ti rendi conto di quanto sia un'accozzaglia di stupidi cliché, ma vuoi comunque vedere cosa succede. (Ah, a proposito, mi avete rivelato il finale... mannaggia!). Comunque, Vale, posso confermare anche in lingua originale l'uso di un vocabolario limitatissimo: ho dovuto guardare qualcosa nel dizionario all'inizio, ma poi le parole sono sempre quelle. Poi, sarà che leggendolo in inglese le parole non mi "colpiscono" come in italiano, ma non mi sembra che sia di un erotismo esagerato, o superspinto... Per me il successo iniziale è dovuto a marketing ben fatto, perchè altrimenti non si spiega il successo planetario. Anche secondo me questa sarà per molte l'unica lettura in diversi anni, e questo sì che fa veramente tristezza.

    RispondiElimina
  6. Hai fatto bene a leggerlo perché, oltre alla naturale curiosità, credo che nessun libro meriti di subire critiche senza essere stato letto.
    Personalmente sto andando fino a fondo, sono a buon punto con il secondo, dove, grazie al cielo, c'è un po' di trama.
    Altri commenti sono inutili. Come ha detto qualcuno, i lettori si sono divisi in due: chi lo ama e chi lo odia. Finisce lì.
    L'estate prossima ci sarà un altro boom editoriale. A proposito: che sia un caso che il tutto sia scoppiato proprio con l'arrivo della bella stagione (vacanze, letture sotto l'ombrellone...)?

    P.S. perdonami per la rivelazione del finale. Anche se non è uno spoiler di chissà quali eventi, me ne sono resa conto dopo. Pardon! :)

    RispondiElimina
  7. No, non credo sia un caso! :) Ti dirò, sto mollando la presa... mi sta annoiando un pochino.
    PS: fa niente
    PPS: bello il tuo tenbooksproject. Non posso accettare la sfida, però: non ce la farei mai (a meno che non mi metta a leggere tutte le notti invece di dormire).

    RispondiElimina
  8. Puoi sempre iniziare un Project five books o simili :)

    RispondiElimina