venerdì 26 giugno 2015

Perdere un battito




Il più delle volte non ce ne accorgiamo.
Ma ci sono dei momenti in cui il nostro cuore perde un battito.
Per un attimo, smette di battere. Come se trattenesse il respiro, sospeso in una pirouette senza gravità.
Succede quando ci rifiutiamo di ballare per vergogna,
quando non andiamo a trovare un'amica "perché non abbiamo tempo".
Succede quando "no no, io non canto, sono un disastro!",
quando non viaggiamo per troppa nostalgia di casa,
quando non compriamo un libro perché tanto c'è la tv,
quando neghiamo un abbraccio perché ci sentiamo goffi.
Il nostro cuore perde un battito di fronte a un bacio non dato per paura,
a un sogno non rincorso per pigrizia,
a un piatto di patatine lasciato raffreddare per terrore della bilancia.
Perde un battito quando ci priviamo della naturale possibilità di essere felici,
quando durante una chiacchierata non spegniamo il telefono,
quando per convincerci di essere arrivati davvero dove volevamo accettiamo di tirare la striscia dell'orizzonte a un palmo del nostro naso.
Solo un attimo, è un istante, ma il nostro cuore perde un battito.
E lentamente si indebolisce,
lentamente le sue pareti si assottigliano,
e le emozioni ci passano attraverso, come carta velina, ed escono e sfumano e si perdono.
Davvero solo un attimo, ma alla lunga quell'attimo per il nostro cuore significa tutto.

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