giovedì 28 luglio 2016

Walden: perché mi sono arrabbiata con Thoreau



Non vi dirò che Walden è il libro della vostra vita.
Non ve la cambierà.


Thoreau ha le idee molto chiare, sul denaro, la natura e l'andamento del mondo. Uno con le idee così chiare si attira delle antipatie: se lo incontrassi in un bar, probabilmente lo prenderei a schiaffi dopo cinque minuti.
Il fatto è che ha in sé la forza delle sue opinioni, e lo invidio.
Ha capito, prima di morire, per cosa valesse la pena vivere.
Ha capito che tipo di vita volesse vivere e l'ha vissuta, anche se solo per due anni. Che poi, un uomo non è mai misero né solo se ha la compagnia del suo pensiero.

Thoreau è un accanito sostenitore di una fondamentale teoria: per trovare la propria natura, non servono teorie.
Affascinante il concetto di "natura" umana (essenza? Inconscio?) raccontata nei boschi. Meglio se con una finestra aperta, e le stelle dell'estate.
Vivi come sei, sii l'essere che sei, fino in fondo. Nessuno ti biasimerà, alla fine dei conti. Alla fine sarai stato te stesso, ed è l'unica cosa che conta.
Il progresso fa rumore, ci sentiamo poveri e sempre con l'acqua alla gola.
Ci sentiamo importanti in base a quello che facciamo.

Dovremmo avere molta più fiducia di quanta ne abbiamo. E potremmo liberarci dall'apprensione per noi stessi se ci donassimo sinceramente ad altro. Lanatura si adatta alla nostra forza come alla nostra debolezza. La continua ansia, la tensione di alcuni di noi è quasi una forma incurabile di malattia. Tendiamo a esagerare l'importanza del lavoro che compiamo, eppure quanto di questo non è opera nostra. (...) Ci diciamo che questa è l'unica via, ma di modi ve ne sono tanti, quanti i raggi che si possono tirare dal centro di un cerchio.

Torna alla terra; coltivala.
Coltiva una mente semplice e indipendente.
Non essere ambizioso.
Tieni conto delle spese e di quello che mangi.
Cerca il necessario; non sentire la mancanza del troppo.
Puoi adattarti a qualsiasi clima o situazione.
Semplicità e indipendenza.

Vivevamo in due, io e il fuoco.

Ogni tanto lìberati di ciò che hai e scopriti ricco.
Condividi, e "guadàgnati la vita assieme agli altri".

Io ho bisogno del fiore e del frutto, di un uomo, ho bisogno che mi arrivi un po' della sua fragranza.

La mattina è quando sono sveglio, e in me c'è un'alba.
Essere svegli significa essere vivi.

Se ti senti tormentato, cambia.
Ma non avere fretta.

Si vive nella fretta.

La natura ha dei ritmi, lenti ma inesorabili; tu devi solo trovare il tuo. Il tuo modo di maturare.

Viveva un tempo un pastore che aveva pensieri così alti quanto i monti sui quali il suo gregge pascolava ogni giorno accanto a lui.

Invece di nobiluomini cerchiamo di avere piuttosto nobili villaggi di uomini.

Prenditi il tempo di ascoltare la civetta, qualche volta. Suono dei "nostri pensieri insoddisfatti".
Hai paura di rimanere solo? Sì, è comprensibile, ma ricorda che due persone non sono più vicine solo perché si avvicinano. 

Empatizza con la terra.

Accogli gli amici all'aperto.
Thoreau non ha vissuto due anni di completo isolamento: i suoi incontri con boscaioli, cacciatori, contadini, tagliatori di ghiaccio sono tra le pagine più ricche di umanità che abbia mai letto.
Rifuggi gli inviti che non vuoi.
Làsciati guidare dai piedi.
Sii come il lago Walden, azzurro in superficie, oscuro sul fondo: accetta le tue ombre, qualora arrivino.
Ripòsati.
Va' in cerca di avventure.
Torna e riparti.

E se tutto questo ti sembra retorico, una favola per uomini di altri tempi che non pagano le tasse, che non hanno preoccupazioni, arràbbiati. Arràbbiati con Thoreau. Io l'ho fatto. Io mi sono arrabbiata, perché ha vissuto un'esperienza che forse non vivrò mai; è arrivato a una consapevolezza che io non ho maturato da sola; si è arrabbiato e ha disobbedito.
Io, forse, non disubbedirò mai alla società, né troverò poesia nel cielo. La vedrò e non me la gusterò. Lavorerò rincorrendo sempre "qualcosa", mi paragonerò agli altri, comprerò oggetti inutili, spasimerò anelando approvazione.
Sarà a quel punto che riaprirò Walden? Perché sarà venuto il momento di arrabbiarmi di nuovo? Di immaginare una vita più semplice, di desiderarla così tanto da sentirne l'odore?
Riuscirò finalmente a "vivere nei boschi"?
Avrò le rughe, magari, ma la strada, al lago Walden, l'avrò percorsa.
A modo mio.
Io ci credo.

La bontà è l'unico investimento che non può mai fallire.

Siamo consapevoli dell'esistenza in noi di un animale, vive e sensuale, simile ai vermi. Ho fame di selvatichezza.

Se vuoi viaggiare in luoghi dove gli altri viaggiatori non giungono, obbedisci al precetto del filosofo ed esplora te stesso. Questo sì, richiede occhio e nervi saldi. (...) Se uno cammina nella direzione dei suoi sogni, e cerca di vivere la vita che si è immaginato, incontrerà un successo inatteso a ore inaspettate. Lascerà un segno dietro di sé. (...) Non importa che maturi presto come un melo o una quercia. Cambierà la sua primavera in estate?




 


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